Passeggiata lungo la Valle della Cupa
Valle della Cupa Lecce
Interessante e articolato è l’itinerario turistico nella Valle della Cupa. E’ un’area ben definita con al centro Lecce e intorno i numerosi centri: Campi Salentina, Squinzano, Trepuzzi, Novoli, Carmiano, Arnesano, Monteroni, San Pietro in Lama, Lequile, San Cesareo di Lecce, San Donato di Lecce, Cavallino, Lizzanello e Surbo. Dell’antica bellezza di questa zona ormai resta il fascino ancora intatto di queste campagne e la fattura di gusto sottile delle opere che ancora si possono osservare. E’ una zona dalle mille risorse: il patrimonio artistico e culturale; i centri storici con le caratteristiche case a corte; fittissimo reticolato di casine di campagna, ville e masserie gentilizie; la notevole vocazione agricola, vitivinicola, l’artigianato tipico e le conoscenze ancestrali di tecniche di lavorazione immutate nel tempo. Salice Salentino è la terra del vino DOC per eccellenza ed è la zona più importante in termini di produttività.
Interessante la cantina Leone de Castris, esempio di archeologia industriale. Lo stabilimento risale al 1665 e conserva tutti gli antichi processi di vinificazione. Degno di nota il convento dei Francescani con il suo chiostro del ‘500.
A Campi Salentina, spicca il Palazzo Marchesale, la Chiesa Matrice e quella della Madonna dell’Alto (XII). Fuori dal centro abitato i menhir “Candido” e “Sperti”.Squinzano ha, sulla strada di Casalabate, l’abbazia e la Chiesa di S. Maria delle Cerrate risalente al XII sec. Con la sua elegante facciata e i suoi affreschi all’interno, è una delle più importanti chiese dell’architettura romanica in Puglia. Oggi è sede del Museo delle tradizioni popolari. A Trepuzzi il centro è abbellito dall’antica Chiesa dell’Assunta con l’imponente Campanile del XVII sec.Carmiano risale al periodo messapico. Numerose le pregiate chiese: S. Giovanni Battista, e l’Immacolata il cui altare è del grande G. Zimbalo. Del tardo Neolitico è Arnesano come testimoniano le sue tombe con corredo. Lecce, scelta come capoluogo perchè da sempre centro di divulgazione culturale insieme alla vicina Rudiae, patria del poeta Quinto Ennio. Anticamente chiamata Sybar cambiò nome con la conquista romana in Lupiae poi in Licea.
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3 Gennaio 2016