Castel del Monte Andria in Puglia
CASTEL DEL MONTE: Il Castello dei Misteri
Così maestoso e così isolato. Castel del Monte rompe il panorama delle murge ed appare in lontananza in tutta la sua solennità.
Situato su un’altura di 540 mt a 18 km da Andria, in provincia di Bari, le sue otto torri sono diventate un simbolo che ha travalicato i confini della Puglia e dell’italia.
Si chiama castello, ma non lo è fino in fondo: niente fossato, niente ponte levatoio, niente postazioni di difese o caditoie per gettare olio bollente contro il nemico. Nessuna camerata, nessun magazzino, neanche un sotterraneo. Più che un maniero è un mistero. Voluto dall’imperatore Federico II di Svevia è interamente realizzato nel numero 8, simbolo dell’infinito. Otto come i saloni su ciascuno dei piani. Otto come le torri a forma ottagonale. Una forma strana, che nei solstizi e negli equinozi permette al sole di illuminare tutto lo spazio del cortile intero.
Sicuramente Castel del Monte era utilizzato dal re durante le sue battute di caccia. Federico II era appassionato di falconeria e, nel suo trattato intitolato “De arte venandi cum avibus”, indica il castello come “il luogo dove si allevano i falconi in aperta campagna, lontano dagli alberi e dai boschi, in una torre solitaria ed alta”.
Secondo gli studiosi di esoterismo però, le dimensioni, l’altezza delle mura, la lunghezza del perimetro del castello, hanno un rapporto privilegiato con il sole e richiami occulti sono insiti nelle otto torri a pianta ottagonale e nelle otto stanze ciascuno dei due piani del castello.
L’otto è il numero dell’equilibrio dell’Universo. E’ una cifra magica in cui Plutarco vedeva la potenza divina in quanto il numero otto lo troviamo nelle direzioni cardinali e quelle intermedie, otto è la somma dei numeri che compongono la data di nascita di Federico II, lo stesso nome di Federico è composto da otto lettere.
Insomma, queste ed altre credenze del cristianesimo, islamismo e dell’esoterismo conducono a supporre che Castel del Monte sia stato voluto non solo per celebrare l’impero. Ricordiamo che il sovrano era affiliato alla Pactio segreta dei Cavalieri Templari: una setta di persone alla perenne ricerca dell’Arca, dell’Alleanza e del Santo Graal. Secondo la leggenda, nel castello fu sancita l’unione dei Cavalieri cristiani e mussulmani promossa da Federico nel quadro della sua politica di pace con il mondo islamico. Inoltre, in una delle sale, si sarebbero svolte le riunioni degli otto ordini mondiali della Cavalleria dei quali l’imperatore era Gran Maestro. Nel 1249 si festeggiarono nel castello le nozze della figlia naturale del re Violanta. Con la caduta degli Svevi la struttura rimase adibita a carcere. Nel 1665 diede rifugio alle nobili famiglie di Andria in fuga dalla peste.
Dal XVII secolo in poi il castello, rimasto incustodito, è stato spogliato di marmi e sculture, divenendo dimora di pastori e briganti. Riscattato dallo Stato nel 1876, fu oggetto di un lungo intervento di restauro. Tra le cose che colpiscono, l’ingresso, situato sul lato orientale, è costituito da un portale in cui gotico (l’arco a sesto acuto) ed elementi classici (la cuspide del timpano) si fondono armonicamente. Sui lati del castello si aprono due finestre: monofore al pino terra e bifore al piano superiore. La presenza di due sole finestre rende la facciata di ogni lato ancora più impressionante per dimensioni. Le mura perimetrali esterne del castello hanno uno spessore di ben 2 mt e 55 cm. Le sale interne sono tutte identiche per pianta: presentano un quadrato centrale in cui quattro colonne reggono una volta a crociera a ogiva.
Iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco: 1996
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francesco
15 Ottobre 2014Castel Del Monte è probabilmente il simbolo del cosmopolitismo di Federico II di Svevia, figlio della multiculturalità del Sud Italia e in particolare della Puglia, Terra di passaggio e di permanenza di popoli ed etnie di tutto il Mediterraneo. Solo in Puglia di fatti sarebbe potuto nascere un monumento di questo genere espressione di culture e di Cultura in senso lato…